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Prestito o mutuo per ristrutturare casa?

Prestito o mutuo per ristrutturare casa?

La casa rimane per gli italiani il bene più prezioso, al centro di grandi sogni e anche di tante spese. Specialmente quando si deve comprare, ma anche in caso di ristrutturazione, la casa rappresenta un sacrificio importante. Se sei alle prese con una ristrutturazione e sei indeciso se chiedere un prestito o un mutuo, possiamo aiutarti nella scelta con questo articolo, oppure consigliandoti nella nostra agenzia.

 

Sai che sono ancora in vigore importanti detrazioni Irpef anche per il 2020? La materia fiscale non è semplice e in questo caso la competenza è tutto: l’indicazione giusta, data da chi rimane sempre aggiornato sulla normativa fiscale, può fare la differenza tra molti soldi risparmiati oppure persi.

I bonus di vario genere (Bonus Casa), sia per gli interventi di riqualificazione energetica (Ecobonus) sia per l’acquisto di mobili (Bonus Mobili) o di grandi elettrodomestici (di almeno classe A+), sono stati prorogati come agevolazioni fiscali anche nel 2020, con la possibilità di detrarre le relative spese.

In dieci anni, potrai recuperare il 50% delle spese sostenute per la ristrutturazione (fino a un massimo di 96mila euro), inoltre, puoi usufruire del Bonus Mobili, che consente di recuperare anche parte del costo di nuovi mobili o nuovi elettrodomestici.

 

È meglio un mutuo o un prestito per ristrutturare casa?

Questa è la prima domanda da farci! La risposta non è rapida, perché ci sono molte variabili, ma preferiamo che il cliente si metta comodo ad ascoltare: il lavoro di un agente immobiliare serio è quello di rendere comprensibile al cliente una materia tutt’altro che semplice. Se hai deciso di ristrutturare casa e non disponi della liquidità necessaria, ma non vuoi rinunciare al tuo progetto, puoi domandare un prestito, per sostenere la spesa e godere delle detrazioni (se si tratta di interventi sull’abitazione principale).

Gli interventi di recupero del patrimonio edilizio sulle singole unità o sulle parti comuni degli edifici condominiali usufruiscono di una detrazione Irpef del 36%.

Se invece opti per l’accensione di un mutuo, ti ricordiamo che si possono detrarre gli interessi passivi pagati sui mutui stipulati per ristrutturare casa.

Chi ricorre a un mutuo per coprire le spese di ristrutturazione ha diritto alle detrazioni fiscali sugli interessi passivi, esattamente come per i mutui di acquisto. 

La detrazione Irpef è sempre del 19%, come per il mutuo prima casa, e necessita di alcuni requisiti: ad esempio che l’immobile ristrutturato sia quello dove il contribuente o i suoi familiari dimorano e dimoreranno abitualmente, oppure che il mutuo sia stipulato entro sei mesi antecedenti o diciotto mesi successivi la data di inizio dei lavori.

 

La soluzione più adatta a te

È meglio un mutuo o un prestito? La risposta è: dipende. Tutto dipende dalla somma di cui hai bisogno: se ti serve un importo consistente, allora è più conveniente chiedere un mutuo; se la cifra è inferiore ai 20-30.000 euro, allora potrebbe essere meglio per te domandare un prestito. Il vantaggio del prestito è che occorre meno tempo per ottenerlo, ha una procedura più snella e veloce e non richiede il versamento di spese come notaio, perizia e ipoteca, spesso anche molto alte. Attenzione però che i tassi di interesse di un prestito sono più alti.

 

Il tasso a cui prestare molta attenzione in fase di valutazione è il Taeg, che è il vero indicatore del costo del tuo mutuo o del prestito: esso include le spese obbligatorie sostenute per la gestione dell’istruttoria, la perizia, le spese mensili e annuali, e le eventuali assicurazioni obbligatorie. La soluzione più adatta a te è quella che calza con le tue necessità e possibilità economiche… Ma trovarla non è sempre facile, per questo un aiuto tecnico e professionale che ti accompagni verso la giusta scelta può farti risparmiare tempo e stress.

 

Quali documenti servono per chiedere un prestito?

I documenti necessari per ottenere un prestito sono di tipo fiscale e reddituale. Reperirli può essere una seccatura, ma ci pensiamo noi a darti un utile promemoria! La documentazione fiscale include: la copia di un documento di identità valido e del codice fiscale.

La parte reddituale consiste nell’ultima busta paga (o ultime due) ed eventualmente il Cud per i dipendenti, l’ultimo cedolino o il modello OBIS M rilasciato dall’ente previdenziale per i pensionati, l’ultima dichiarazione dei redditi (730 o Modello Unico) e il modulo F24 attestante i pagamenti per i lavoratori autonomi.

La documentazione potrebbe variare in base al tipo di prestito e alle regole dell’ente creditore. In alcuni casi ti possono chiedere anche le copie delle ultime bollette di luce, acqua e gas (regolarmente pagate).

 

Quali documenti presentare in caso di mutuo?

Per chiedere il mutuo devi preparare tutti i documenti necessari, come quando si accende un mutuo per l’acquisto della casa (documento di identità e codice fiscale di tutti i cointestatari e garanti del mutuo, ultime tre buste paga e ultimi tre Cud o gli ultimi tre modelli unici in caso di lavoratore autonomo, le planimetrie e visure catastali e il preliminare d’acquisto con l’atto di compravendita), più i preventivi dei vari interventi che hai intenzione di realizzare.

Soprattutto in questo caso, essere affiancati da un professionista di fiducia può fare la differenza fra l’ottenimento del mutuo con una procedura snella oppure molto problematica.

Un’ultima precisazione. C’è distinzione tra manutenzione ordinaria, straordinaria e grandi opere: in caso di manutenzione ordinaria è sufficiente un preventivo di spesa redatto dall’impresa o dal professionista che eseguirà i lavori; per la manutenzione straordinaria servono sia il preventivo che il progetto edilizio con la domanda di autorizzazione edilizia presentata al Comune o la denuncia di inizio attività.

Per le grandi opere, invece, servono tutti i documenti sopra più la ricevuta del versamento del contributo pagato all’amministrazione comunale.

 

Se sei indeciso, chiedi informazioni presso la nostra agenzia: I professionisti regolarmente iscritti all’OAM con cui collaboriamo ti guideranno nella scelta più adatta a te e ti faranno risparmiare tempo. 

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